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fu arciprete della collegiata di Ceva nel 1495. Fu promosso al vescovado d’Asti, e nel 1496 traslato a quello di Melfi nel regno di Napoli, ritenendo sempre a titolo di commenda l’arcipretura di cui era investito.


4. Ludovico Ceva figlio di Antonio dei Marchesi di Ceva, Nuceto e Viola fu vescovo suffraganeo di Cremona nel 1556.


5. Leonardo Tagliaferro nobile patrizio di Ceva, minor osservante lodatissimo da monsignor Brizio con queste parole: Doctrina conspicuus Bondanensis Episcopus qui, ne quae labes orthodoxae fidei candorem inficeret calvinistas Vaticano odio persecutus est.


6. Giovanni Ludovico Pallavicini figlio del marchese Giulio Cesare dei Marchesi di Ceva, fu eletto vescovo di Saluzzo, quindi traslato al vescovado di Nizza nel 1584. Si distinse per una pietà singolarissima, e cessò di vivere nel 1598, li 25 novembre.

Il marchese Litta nella sua grand’opera delle famiglie illustri, dice che questo vescovo prima di Nizza fu vescovo in Marsiconovo in principatu citra, e che fu pur anche ministro straordinario di Casa Savoia presso la S. Sede.

Il Chiesa lo qualifica: vir ut natalibus, ita et religione et pietate commendabilis.


7. Anastasio Germonio, questo celebre giureconsulto appartiene alla famiglia Ceva per via della madre Catterina di quei Marchesi consignori di Sale, figlio di Giovanni Batt. 1,

  1. Nella chiesa di S. Giovanni Battista, creduta tempio dei gentili, antica parrocchia ed ora cappella mortuaria di Sale, si legge su lapide marmorea la seguente inscrizione:

    D. O. M.


    Jo. Baptistae Germonio Cevae, Salarum, Prierii, et Castrinovi ex parte domino, viro probitate, fide et pietate insigni, qui cum per annos circiter centumduo, summa et animi et corporis felicitate vixisset, tum pridie idibus ianuarii MDCIX magna sui laude et gloria migravit a vita. Catherina ex Cevae Marchionibus eiusdem aetatis