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Eccone il testo tradotto dal latino;

«Poiché per causa della malvagità, e dei peccati di pochi vien colpito da avversità tutto un popolo, e che fra le sventure più memorande debbasi annoverare la grande innondazione d’acque non mai sentita a memoria d’uomo avvenuta li sette di questo mese; dalla parte sinistra della Chiesa di S. Maria delle grazie, di buon mattino all’improvviso, e a ciel sereno. Furioso il Tanaro ha rovinato l’oratorio e la massima parte del convento dei frati minori (di S. Francesco) l’edifizio di Tornelli con sei case nella parte inferiore del borgo di S. Andrea, strascinando nella sua corrente uomini ed armenti. Inoltre perchè attesa la rovina ed esportazione di quattro dei dodici archi del ponte detto del Broglio, pel nuovo ed ampliato alveo del fiume sia stato affatto intersecato, ed intercluso il passaggio e l’accesso al Borgo superiore. Perciò io commiserando quest’infortunio, lego e dono la somma di mille quattrocento fiorini d’oro, in tant’oro (summam florenorum 1400 auri in auro) per la costruzione di un altro ponte che dia ingresso al borgo inferiore per mezzo di una porta da aprirsi nel muro di cinta tra il Castello e la mezza torre detta dei Guelfi, e quanto sopravvanzerà, si distribuirà pro rata ai poveri del borgo di S. Andrea danneggiati nell’innondazione. »

Questo ponte quantunque d’una costruzione irregolare da anni cinquecento e venticinque a questa parte resiste all’impeto dell’acqua del Tanaro e porta tuttora il nome del ponte della Cattalana.

Un’altra memoranda e luttuosissima innondazione accadde nel 1584 nel di 6 del mese di luglio.


    in Ceva, e fu sepolta nella chiesa di S. Maria del Castello vicino all’altare de’ Ss. Giovanni Battista ed Antonio di Padova. Lasciò che si scrivessero sulla sua tomba queste parole: Hic jacet domina Sophia Cattalana orate pro ea.