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Nove furono i Vescovi successori di monsignor Brizio che ressero la sede d’Alba finchè Ceva ne fu dipendente. L’elenco di questi vescovi è dovuto alla cortesia dell’esimio signor Canonico Arcidiacono di quella cattedrale, avv. Simone Morra abate di S. Gaudenzio e già vicario generale di monsignor Costanzo Fea1, e dell’intimo mio amico canonico D. Giovanni Antonio Blengini, cancelliere di quella Curia Vescovile.

Continueremo la serie numerica del sullodato monsignor Brizio.

54. Cesare Biandrà, già Vicario generale di Milano eletto il 5 maggio 1666, morì pochi mesi dopo.

55. Vittorio Nicolino Della Chiesa di Torino, canonico cantore della cattedrale di Saluzzo fu eletto il 16 marzo 1667. Nel mese di maggio del 1669, fece il Sinodo diocesano che si stampò in Saluzzo nell’istess’anno coi tipi di Nicola Vallauri. Cessò di vivere nel 1691.

56. Gerolamo Provana da Nizza addì 8 luglio 1693, fece la visita pastorale a questa città di Ceva, ed emanò una serie di decreti riguardo al Capitolo ed alla Collegiata che servirono poi di base agli statuti capitolari compilati nel 1788. Passò agli eterni riposi nel mese d’agosto del 1696.

57. Giuseppe Roero di Guarene arcidiacono d’Asti; fu eletto li 27 marzo 1697. Nel 1712, ai 22 maggio visitò pastoralmente questa Collegiata e fece una serie di decreti riguardo all’uffiziatura, alle sepolture, rogazioni, ecc., si ha di lui un Sinodo diocesano, e cessò di vivere il 24 novembre 1720.

58. Frà Carlo Francesco Vasco da S. Croce Carmelitano scalzo fu eletto li 30 luglio 1727. In agosto del 1728, fece la visita a questa città, e decretò molte cose riguardo all’uffiziatura corale, ai banchi della chiesa, ai sepolcri ed

  1. Il gentilissimo sig. Abate mitrato Simone Morra è autore d’una vita di S. Teobaldo di Vico, Protettore di Alba. (A. B.)