Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/336

336

li 25 giugno 1597. Fu sepolto nella cappella dei SS. Apostoli Pietro e Andrea.

50. Francesco Pendasio Mantovano fatto vescovo nel 1605, investì dei feudi di Castellino ed Igliano Margarita Ceva e li signori Giovanni Pietro e Galeazzo della stessa famiglia, delle decime di Nuceto e di Perlo. Diede molte investiture ai beneficiarii della sua chiesa. Essendo vissuto undici anni vescovo d’Alba, ed aspettato invano il fine delle guerre, morì in Mantova li 3 settembre, e fu colà sepolto nella chiesa di S. Francesco.

51. Ludovico Gonzaga principe dell’impero prese in età ancor giovine, ma maturo in prudenza, a governare la chiesa d’Alba, diede più investiture di tutti gli altri, e sarebbe troppo lungo farne l’enumerazione. Ma le continue guerre fecero sì che un sì prode pastore non potè né risiedere né morire nella sua diocesi, e dovette rendere lo spirito colà dove avea respirato l’aure vitali.

52. Francesco Gandolfo Ligure, di Porto Maurizio, ma oriundo di Riccaldone, conte, traslato dal vescovado di Ventimiglia l’anno 1632, diede secondo il costume dei suoi antecessori, molte investiture, e morì in Torino li 4 novembre 1638. Fu sepolto nella metropolitana di quella città1.

53. Fra Paolo della nobile famiglia Brizio d’Asti stabilitasi in Bra, dopo aver sostenuto le più onorìfiche cariche nella religione dei Minori Osservanti, l’anno 1642 addì 28 dicembre, fu da Urbano VIII creato Vescovo d’Alba; ne prese il possesso li 22 marzo dell’anno seguente, ma vi trovò il tutto a soqquadro per le scorrerie dei soldati, poche o niune scritture, o documenti nell’archivio della mensa, l’episcopio in parte minato per la caduta d’una torre, ed in parte messo a sacco dalle truppe; per il che per mezzo di censure

  1. Fu Ambasciatore in Ispagna per il Duca Carlo Emanuele I, Consigliere di Vittorio Amedeo I: acquistò il contado di Riccaldone, fu sepolto nella chiesa della Madonna degli Angeli. (A. B.)