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44. Leonardo Marino Genovese decretò che fosse distrutto l’antichissimo monastero di Castino, e fosse riedificato fra le mura del paese, in esso le monache di S. Benedetto, sotto l’abbadessa Livia Del Carretto, si ridussero a più esatta osservanza.

Sotto il suo regime i padri predicatori ed i cappuccini eressero i loro monasteri i primi a Bagnasco, ed i secondi a Ceva. Fu translato al vescovado di Lanciano nel regno di Napoli.

45. Vincenzo Marino in obbedienza a quanto venne decretato dal Concilio di Trento eresse in Alba un seminario pei chierici. Rimise al capitolo della sua cattedrale le spoglie che da consuetudini antiche erano dovute al vescovo. Dotò l’altare dei santi Pietro e Paolo della sua cattedrale, e mori li 26 febbraio 1583.

46. Ludovico Michelio di Mantova assunto al vescovado nel 1583 rinnovò le investiture dei feudi di Scagnello, Battifollo, Nuceto, Perlo, Igliano, Castellino, Viola, Ormea, Priola, ed altri luoghi. Li 22 aprile 1590 passò all’altra vita e fu sepolto avanti all’altare di M. V.

47. Lelio Zibramonti di Mantova assunto al vescovado d’Alba nel 1590 non ne prese mai possesso perchè il duca di Mantova, attesa la di lui perizia e prudenza nel trattare gli affari, lo decorò del titolo di Presidente.

48. Alberto Capriano nobilissimo mantovano fu mandato dal suo duca ambasciatore al Re di Spagna, investì i marchesi di Ceva dei feudi di Castellino, Igliano e Battifollo, e mori li 23 febbraio 1595. Giace vicino all’altare dei santi Pietro e Paolo.

49. Giovanni Anselmo Carminato Mantovano terminò li 6 luglio 1604 la carriera vescovile, che incominciato avea

    3.° Dialogi de reipublicae dignitate.
    4.° Orationes tres Cremonensium adversus Papienses in controversia Principati.
    5.° Liber de Magistrati.