Pagina:Memorie storiche della città e marchesato di Ceva.djvu/333


333

due canonici che assistessero l’arciprete, creazione approvata da Sisto IV. Ha ceduto ai conti Picco della Mirandola il dritto temporale, che i vescovi d’Alba avevano sul castello di Rodi, colla riserva alla mensa di 12 iugeri di terra, e delle decime che davano annualmente 375 emine di grano e 90 staia di vino. In suo vivente ed a richiesta del marchese di Monferrato, fra Paolo da Piacenza fondò in Alba il convento di S. Domenico, confermò il feudo di Verduno a Giovanni Cerrato, mediante l’annua prestazione di 40 fiorini. Questa conferma fu approvata l’anno dopo da Sisto IV1.

40. Andrea Novello da Trino carissimo ai principali regnanti d’Italia ed ai cardinali, era dal marchese di Monferrato tenuto in conto di padre, e lasciò ai posteri monumenti di virtù somma e di magnificenza. Per mezzo di censure riuscì a scoprire scritture e documenti che la malizia degli uomini avea nascosti. Obbligò i contumaci a pagar le dovute pensioni, ad essere sottomessi ai superiori, ed a ricevere le investiture messe in non cale. Li 25 agosto 1481 investì Franceschino dei marchesi di Saluzzo dei feudi di Dogliani, di Rodino e di Belvedere, Costanzo, della stessa famiglia, delle decime di Dogliani e di Marsaglia, e Teobaldo delle decime di Lequio e di Chisone. Nel medesimo anno per autorità apostolica sottomise alla sua giurisdizione la chiesa di Cosseria. Obbligò l’arciprete di Neive al pagamento di un annuo censo di dieci scudi d’oro (aureorum). Ottenne la facoltà da Innocenzo VIII di aggregare alla sua mensa 4 benefizi semplici, purchè non eccedessero i trecento scudi d’oro. Non avendo potuto ottenere l’aggregazione della chiesa della SS. Trinità presso Sanfrè, all’abbazia di S. Frontiniano ed il priorato di S. Maria dell’Olmo, alla mensa vescovile, gli fu concesso

  1. Pietro era figlio d’Oddonino signore della metà di Millesimo: era abate di S. Quintino di Spigno, Priore di S. Maria de’ Fornelli, Vescovo d’Alba nel 1460, traslato alla sede di Cavaillon nel contado d’Avignone. (A.B.)