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cimitero, schiude la cassa mortuaria, prende il morto pei capegli, e con un coltellaccio gli spicca il capo dal busto, e lo avvolge in un pannolino. A questa vista corre inorridito dal sindaco, l’esploratore, si mandano due sgherri all’incontro della becchina, vien fermata e chiesta dell’involto, che seco portava, non potendo la medesima nascondere il suo turbamento le fu tolto il teschio e portato al Sindaco.
Questi lo fece deporre nella tomba della chiesa.
Sentitosi l’avvenuto dal bàrbaro repubblicano, montò sulle furie, e disse: questo fu opera del sindaco, ma la sua testa la pagherà. Questi che ben conosceva quanto possa la rabbia dei partiti, s’allontanò da Ceva per qualche tempo, e così ebbe fine la ributtante scena.
Dopo alcuni anni di governo provvisorio o cisalpino il dì 18 maggio 1804, fu Bonaparte proclamato in Parigi Imperatore dei francesi.
Nell’ordinamento dell’impero, fu Ceva compresa nel dipartimento di Montenotte, e nominato sotto prefettura, dipendente da Savona, con un tribunale di prima instanza.
Erano comprese nel circondario di questa vice prefettura le seguenti comuni divise per cantoni: Ceva, Paroldo, Bagnasco, Battifollo, Massimino, Nuceto, Priola, Bastìa, Cigliè, Clavesana, Roccacigliè, Calizzano, Osiglia, Camerana, Cengio, Gottasecca, Rocchettacairo, Salicetto, Castellino, Igliano, Marsaglia, Roascio, Torricella, Dogliani, Farigliano, Garessio, Bardinetto, Carretto, Cosseria, Biestro, Millesimo, Plodio, Rochettacengio, Murialdo, Lesegno, Lisio, Mombasiglio, Scagnelo, Viola, Mombarcaro, Monesiglio, Belvedere, Bonvicino, Murazzano, Alto, Caprauna, Nasino, Ormea, Roccavignale, Castelnuovo, Malpotremo, Montezemolo, Perlo, Priero e Sale.
Tutte queste comuni erano divise in quindici cantoni detti, Canton de Perception, I capi cantoni erano Ceva, Bagnasco, Bastìa, Calizzano, Camerana, Castellino, Dogliani, Garessio, Millesimo, Mombasiglio, Monesiglio, Murazzano, Ormea, Roccavignale e Sale.