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apparizioni francesi, e si vivea da tutti in continua ansietà. Il seguente proclama del generale Moreau, mise il colmo all’inquietudine di quanti parteggiavano pel re e per gli alleati.


Proclama del generale Moreau comandante in capo
dell’armata d’Italia.


Piemontesi,

I francesi scendono dalle Alpi e dagli Apennini; per cacciar codesti uomini che si dicevano i precursori della pace e della felicità dei popoli essi non sono stati che barbari devastatori.

Noi non vi abbiamo abbandonati, non abbiamo mai cessato di tener la linea delle vostre frontiere; i luoghi forti del vostro territorio sono ancora occupati da noi, in oggi uniti intieramente marciamo contro quell’orde vomitate dal Nord, sì noi marciamo contra di esse per combatterle e discacciarle.

Una fatale esperienza non vi ha ancora dimostrato abbastanza il loro fine? Essi si fanno chiamare i restauratori della vostra religione, e quando mai i francesi l’attaccarono? Seguite la religione dei vostri padri, essa predica la pace, la beneficenza, la sommissione alle leggi ed alle autorità costituite.

Costoro vi promettono di ristabilire l’antico governo, ne conoscono però l’impossibilità, e voi medesimi la sentite.

Vorrebbero dessi rinnovare quel torrente d’emigrazione che devastò altre volte le vostre belle contrade. Vorrebbero essi cercarvi di nuovo uno stabilimento; essi vi saccheggiano, divorano le vostre raccolte, ed i vostri armenti, infine essi vi armano contro di noi per rendervi deboli, per consumare l’opera della vostra distruzione, e per provocare la nostra condotta.