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1° Si renderà il forte domani mattina alle ore sei, e di questa sera anderanno a dormire nel forte quattro comandanti della forza armata, cioè Cerrina, Luciano, Gabutti ed Aguzzi.

2° Deporranno le armi avanti la barriera della porta Reale.

2° Si accorda.

3° A ciascun individuo della guarnigione sarà lecito di portar seco tutto ciò che sarà di spettanza a questa guarnigione, come anche i cavalli che si troveranno nel forte.

3° Si accordano tre cavalli pel comandante Maris, uno per Molinier, uno pel comandante Goyneau ed uno pel comandante l’artiglieria.

4° A diligenza del comandante del blocco alle ore sei precise della mattina saranno condotti alla suddetta porta due carri a tiro a quattro pel trasporto sino a Cuneo del bagaglio e degli ammalati della guarnigione.

4° Si accorda.

5° I suddetti comandanti nomineranno tre commissarii per visitare gli equipaggi, e prender le chiavi dei magazzeni, ed entreranno nel forte alle ore sei di mattina.

5° Si accorda, ma si visiteranno le mine se ve ne saranno ancora, e vi entreranno alle ore 5 precise.

6° Fatta questa visita nessun individuo della guarnigione non avrà più ricerca, ne sarà inquietato per gli effetti che trasporterà.

6° Accordato.

7° I suddetti comandanti sceglieranno nelle loro truppe 400 dei migliori e dei più sicuri individui, e di quelli che si giudicheranno più capaci di seguire sino sotto il cannone della piazza di Cuneo questa guarnigione, e d’impedire che non sia insultata nella menoma maniera per la strada.

7° Si restringe la scorta a 300 uomini, e quest’articolo per la sicurtà sarà vicendevole per ambe le parti.

8° I comandanti delle truppe si rendono risponsali sul