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dal nuovo comandante Miollis che fosse trasportata nella chiesa della Collegiata. Di concerto col signor Sito uomo anch’esso fornito di sinceri sentimenti religiosi, se ne fece il trasporto col debito decoro, e si consegnò al capitolo della Collegiata, che vi destinò un altare appositamente, a cui va unita la compagnia dell’Addolorata.

Il sullodato conte di Tornafort memore di quanto si passò nel 1796 e sempre perseverante nella divozione a M. SS. Addolorata nel mese di settembre del 1847, venne in Ceva a rivedere ed a venerare il santo simulacro. Si celebrò con pompa la festa dell’Addolorata, e quantunque piucchè settuagenario volle intervenire alla solenne processione che ebbe luogo in detta festa. Con istromento, rog. Rovea, stabili un perpetuo legato coll’Arciprete pro tempore della Collegiata, d’una messa letta con suono dell’organo all’altare dell’Addolorata li 29 aprile d’ogni anno facendo lo sborso di ll. 300 da impiegarsi a frutto.

A perpetua memoria della suddetta traslazione, fece apporre alla parte sinistra dell’altare la seguente iscrizione, in scolpita in marmo.

Il dì 29 aprile 1796 per comando del Re Vittorio Amedeo III il governatore D. Francesco Bruno conte di Tornaforte dopo dodici giorni d’assedio rimetteva la fortezza all’armata francese capitanata da Bonaparte.

D. Vincenzo Bruno conte di S. Giorgio e Tornaforte cavaliere Mauriziano ed uno dei riformatori supremi della R. Università di Torino, in allora aiutante di campo del governatore suo padre, questa già venerata statua della V. Addolorata dalla cappella del forte trasportando a questo rev.mo capitolo in detto giorno consegnò.

Visitò questa cappella il dì 17 settembre 1847, e per rendere alla Vergine maggiore il culto, e del fatto perenne la ricordanza con istromento del 20 settembre 1847, rog. Rovea, vi fondò una messa anniversaria da celebrarsi in perpetuo il dì 29 aprile.