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Vescovo di Oristano morto colà in concetto di santità, il primo marzo 1746, d’anni 371.

Tanto Vittorio Amedeo III quanto il marchese di Cravanzana erano degni di tempi migliori. Sì l’uno che l’altro furono fatti segno di maligne censure, ma niuno potrà mai smentire le eminenti qualità d’animo e di cuore d’un sì gran Re e d’un sì fedele ministro.


CAPO LVI.


Il Generale Miollis.


Il Generale Miollis portator degli ordini e Regio e Napoleonico della resa del forte fu pure destinato a comandante della città, e prese alloggio in casa Pallavicini.

Diede mano a stabilire il buon ordine in città, e poco favorì il partito dei Giacobini, i quali l’accusarono presso il Direttorio di Parigi come avverso al partito repubblicano e fautore dell’aristocrazia. Venutone a notizia si scolpò delle fattegli accuse, e i Giacobini si tacquero pel momento.

  1. Vedi: Della Vita di M. Niccolò Maurizio Fontana Arcivescovo di Oristagni; libri due, dati in luce dal Priore Felice Tempia, sacerdote Torinese, dedicati all’Em. Cardinale Carlo Vittorio Amedeo Delle Lanze, Arcivescovo di Nicosia e Grande Elemosiniere di S. M. Torino MDCCLIII, per Filippo Ferrero. Un vol. in 8° con ritratto di M. Fontana.
    Lo stesso Autore ne avea già dati alcuni cenni nel Breve Ragguaglio della vita del Signor Carlo Antonio Vacchetta, Sacerdote della Congregazione della Missione di Torino, stampato nel 1721.                (A. B.)