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Alcuni anni dopo trovandosi l’ospedale troppo aggravato dall’annualità statagli fissata in ll. 750, con atto pubblico delli 22 luglio 1788, approvato con R. biglietto del 27 marzo 1789, fu ridotta a lire antiche di Piemonte cinquecento cinquanta, che si pagano ancora attualmente.

Nell’atto di separazione sovra citato si stabilì che nelle congreghe dell’amministrazione dell’ospedale fosse l’arciconfraternita rappresentata dal suo priore, e che la chiesa di S. Maria avesse l’adito alla sacristia per la porta dell’attigua casa ceduta all’ospedale come anche per la scala, onde poter salire sul campanile.

Si legge pur anco nello stesso atto la clausola seguente:

«Lo spedale non sarà più tenuto di pagare la suddetta somma (di ll. 550) allorquando venisse ad essere soppressa la confraternita, nel qual caso tale annualità cederà a favore dello spedale coll’obbligo soltanto di soddisfare i legati pii, a’ quali e nel modo stesso come è presentemente soggetta la confraternita, volendo di più che nel mentovato caso di soppressione ceda a favor d’esso ospedale ogni e qualunque effetto, e tutti i beni, censi ed altro che allora fossero proprii di detta confraternita mediante sempre l’adempimento di tutte quelle condizioni, pesi e legati che fossero annessi a detti beni.»