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Non è da dimenticare l’oratorio delle Umiliate che caduto in rovina si doveva riedificare sull’area che occupava anticamente nella piazza maggiore di questa Città. Già s’erano gettate le fondamenta quando per decreto del governo francese si diede principio al palazzo Civico, che tutto occupò il sito all’oratorio destinato.
CAPO XLV.
Ospedale degl’infermi.
Le memorie più antiche che si conservino dell’Ospedale degl’infermi si ricavano da un legato ad esso fatto di venti scudi Romani dai Fratelli Antonio e Giorgio Gandolfi da Ceva nel 1307, e dagli statuti Marchionali nel 1357, in cui si prescrive, come già si disse parlando degli statuti, che alcuni estimatori del comune di Ceva, deggiano in ogni anno portarsi all’Ospedale nella settimana santa, in quella di san Giovanni Battista, di S. Michele, e del SS. Natale con visitare e descrivere quanto spetta a quell’Ospedale e raccomandarne la cura all’ospedaliere.
«Item statutum est quod existimatores communis Cevæ teneantur quatenus in quolibet anno ire ad hospitale Cevæ, videlicet in ebdomada sancta, et in ebdomada in qua est festum Sancti Joannis Baptistæ, et in ebdomada in qua est festum S. Michaelis, et in ebdomada post festum Nativitatis Domini et respicere, et scribi facere bona dicti hospitalis,