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sacro recinto dove ora si cantano e di giorno e di notte le lodi del Signore, non s’abbiano una volta a sentire bestemmie orrende ed oscene canzoni e scandalose1.


CAPO XLIII.


Monastero della Visitazione.


Anche un monastero di sacre vergini e sante vedove serviva nei tempi andati di speciale ornamento a questa città.

Nel 1666 certa suor Lucia da Parigi venne a fondare in questa città nel borgo inferiore e presso la torre dei Guelfi non lungi dal ponte della Cattalana, il monastero della visitazione sotto la regola data alla santa Giovanna Francesca Fremiot di Chantal da S. Francesco di Sales.

Vi prese essa la prima il sacro velo in compagnia di diverse figlie e vedove. La solenne apertura e fondazione di questo monastero fu fatta dal signor don Sigismondo Roggieri canonico di questa Collegiata li 7 luglio 1668.

Nel 1676, la duchessa Maria Giovanna Battista di Savoia vedova di Carlo Emmanuele II, ordinò al prefetto di Ceva

  1. In questa chiesa dei cappuccini furono sepolti i seguenti illustri personaggi:
    Li 13 aprile 1729, il canonico Raimondi già vicario Generale d’Alba.
    Li 8 ottobre 1774, D. Michele Marazzani arciprete della Collegiata.
    Li 21 aprile 1779, il cav. Derossi fondator dell’Orfanatrofio di Ceva, e fratello del vescovo d’Alessandria.
    Un marchese Incisa di Camerana, un marchese Pallavicini ecc.