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Tutte queste cose si fecero risultare in pubblico istromento per ordine d’un visitatore apostolico all’epoca suindicata: Rogato Bartholomeo de Amistate de Sancto Michaele pubblico notaio, regnante cristianissimo Francorum rege Lodovico.
CAPO XXXV.
Della nuova chiesa, ossia Duomo attuale
L’antica chiesa collegiata come si vede dalla succitata relazione di visita pastorale, e relativi decreti, minacciando rovina fu costretta la civica amministrazione a pensar seriamente alla costruzione d’una nuova parrocchiale in sito più comodo per la popolazione.
Alle vive instanze dei vescovi d’Alba, dell’arciprete e canonici s’aggiunse l’eloquenza d’un padre cappuccino che dettando una missione nel 1603 non cessava d’esortare il Municipio a dar mano ad un’opera così necessaria, come risulta dal cartolare 155 degli ordinati Municipali.
La prima decisione fu quella di fabbricare la nuova chiesa nel recinto delle Rochere. Ma dopo più maturi riflessi si determinò di atterrare alcune casuccie di poco valore che si trovavano nel sito ove sorge attualmente il Duomo; si tagliò il tufo della rupe del castello per un certo tratto, e si gettarono le fondamenta della nuova chiesa.
Contribuì alla nuova fabbrica l’arciprete, ed il Capitolo decimante, ed il popolo colle obblazioni e colle condotte di