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nelle armate di Carlo II, re di Napoli e di Sicilia conte di Provenza l’anno 1307, e quindi luogotenente in Alba per Filippo principe d’Acaia si segnalò in diverse fazioni che seguirono a suoi tempi in Piemonte. Oddone suo figlio colle milizie del suo marchesato assistette il conte Verde nelle guerre che fece ai Visconti di Milano.
Carlo Ceva di Garressio pei servigi resi nella milizia allo stesso conte Verde ebbe in dono il borgo di S. Dalmazzo e tutte le terre della valle di Gesso.
Il marchese Giovanni Francesco Ceva Garessio accompagnò e servì nelle guerre di Fiandra il Duca di Savoia Emmanuele Filiberto e prese parte alla famosa battaglia di S. Quintino che ebbe luogo li 10 agosto 1557.
Al marchesato di Ceva appartiene pur anche il celeberrimo Andrea Doria primo capitano del suo secolo le di cui gloriose gesta son note a tutto il mondo. Questo celebre ammiraglio aveva ereditato dal padre il titolo di marchese di Ceva. Sui confini del territorio di questa città e nella contrada campestre delle Mollere si fece costrurre un piccolo, ma forte castello là dove il Recurezzo s’unisce al torrente Cevetta. Di questo castello non rimangono più che alcune rovine.
In prova che Andrea Doria si gloriava d’appartenere a Ceva citeremo l’iscrizione che si legge attorno al suo magnifico palazzo di Genova.
Divino Munere
Andreas Doria Cevae
F. S. R. Ecclesiae
Caroli Imperatoris Catholici maximi
et invictissimi
Francisci I. Francorum Regis
et Patriae classis
Triremium IIII. Praefectus
ut maximo labore
jam fesso corpore
Honesto otio quiescerit ædes
sibi et successoribus instauravit
MDXXVIIII.