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CAPO XXIV.


Celebri Guerrieri.


Ci tocca ora di far menzione dei cittadini di Ceva che si distinsero nella carriera militare, ma duole che siansi di loro conservate sì poche memorie. Quanto saremo per dirne fu ricavato dal Dizionario del Casalis, e da diversi manoscritti che si trovano in quest’archivio parrocchiale.

Il più antico guerriero che si conosce della famiglia Ceva si è il marchese Guglielmo II figlio di Guglielmo I, il quale nel 1198 ebbe gravi controversie cogli uomini di Mondovì per certe prestazioni al vescovo d’Asti Bonifacio, con cui aveva fatta lega offensiva e difensiva come da atto 5 ottobre stesso anno stipulato iuxta plebem de Carasu in domo in solario iuxta ignem, etc., (vedi Grassi storia di Monteregale doc. id. VII). Sconfisse i suddetti Monregalesi e li costrinse a soddisfare al Vescovo, dal quale ottenne per se medesimo la cessione della villa e del castello del grosso feudo di S. Michele ch’egli era in grado di meglio difendere da nemici, cessione da lui conseguita per 1300 lire genovesi, coll’obbligo di fornirgli in occasione d’investitura un cavallo ed una corazza, e di fargli omaggio del feudo di Lesegno.

Fu forse per questa vittoria ch’egli potè stabilire il suo fratello Anselmo, detto delle Mollere, podestà sul comune di Mondovì con cui pur egli si collegò.