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Vi sono inoltre due enfiteusi, l’uno di due stara di grano, l’altro di due stari di vino....... Vi è anche la sua parte della massaria della Braida e della Bandita.

E più la sua parte della giurisdizione di Castelnuovo, con suo molino, censo, pedaggio, il reddito delle mole et altri livelli di galline, etc....

E più il Castello di Sale.

Più il sito nel castello di Priero, quale essendo stato prostrato e gettato a basso, quando si pubblicò la pace....

E più il sito nel castello di Castelnuovo, e più il sito dello stalazzo con alcuni pezzi di terra ivi attinenti.....

Li beni allodiali e rusticali sono infrascritti:

E prima la possessione del Prileto, quello del Mateto, e prato di Canile.

E più la possessione della Bierda, con li alteni di Canile, Ponzani, casa fredda e suo bosco, et il campo di pra di Pizzo.

E più il giardino grande, e quello delle rive con gli orti del pozatello, o rochi e mori.

La casa degli allechi.

La stalla grande.

La colombara, con quella stanza ivi vicina ove si pone il grano della decima quando si coglie.

E più le case ove si tengono le legna attaccate al castello, et all’orto delli mori, quali beni sono posti in Sale, nel ricetto.

Vuole però e dichiara il detto rev. testatore che sia esclusa, come esclude da detta lascita, ed instituzione d’herede, non ostante quanto sovra quella porzione della Chiusa qual fu venduta dal detto signor suo padre all’Ill. sig. Giovanni Batt. di Savoia al presente posseduta dai signori di Raconiggi. »

Copia di questo testamento fu estratta dal R. Archivio dei notai di Genova, li 20 luglio 1849, dall’archivista Giuseppe Onofrio Rapallo a richiesta di monsignor Fra Tommaso