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L’Avvento, il Segretario, Eridani legatio, il Formolario delle obbedienze, ed una collezione di bolle pontificie e di decreti della S. Congregazione. Cessò di vivere in Ciamberì nel 1648.

Un ritratto ed un elogio del P. Cadana si trova nel libro stampato in Venezia dal Valvense, nel 1647, intitolato le glorie degli incogniti.

Fra gli ecclesiastici degni di ricordanza devono annoverarsi Gioan Antonio Derossi, Zio del vescovo d’Alessandria, Giuseppe Tommaso, arcidiacono della cattedrale d’Asti, elemosiniere del duca Carlo Emmanuele II, designato vescovo di Nizza, ma che colpito da morte immatura non potè sedere su quella cattedra vescovile. Il padre Maestro Agostino Dalmazzone, Vicario generale della Congregazione dei padri Agostiniani della provincia di Genova, si distinse per la sua predicazione nelle più cospicue città d’Italia. Quattro cittadini di Ceva, cioè Giovanni Antonio Elena, Cristoforo Chiavelli, Luca Barberis e Francesco Derossi de’ Minori conventuali furono chiarissimi dottori della Sorbona.

In Tortona vive onorata la memoria di tre illustri Cevesi, quali sono Francesco Sartoris, Giulio Roelli e Pietro Mina.

Francesco Sartoris dell’ordine dei predicatori fu lettore di teologia in quel seminario vescovile per trent’anni sotto i vescovi Tommaso Moroni ed Uberto Gambara (che furono poi amendue cardinali di S. Chiesa), cioè dal 1525 al 1556. Era profondo teologo ed eruditissimo nelle sacre carte, e molti dei suoi scuolari riuscirono eccellenti dottori in scienze ecclesiastiche, apparteneva alla famiglia del Leonardo Sartoris, che come si disse altrove stampò in Basilea varie opere teologiche assai accreditate.

Giulio Roelli, fu nel 1329 vicario del podestà di Tortona, Giovanni Scipione.

Pietro Mina distinto per la sua cristiana pietà, per la sua dottrina, per fermezza di carattere e per intemerata giustizia,