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Mons. Bertieri innalzava per arma gentilizia uno scudo copato superiormente d’oro a tre berte passanti di nero: sotto di nero ad un leone rampante d’oro.


CAPO XXI.


Cevesi illustri per pietà e per dottrina

in materie ecclesiastiche.


1. Roberto Ceva.

Nel 1315 moriva in Assisi Roberto Ceva figlio di Guido dei marchesi di Ceva e conte di Battifollo. Per le sue rare virtù e per miracoli operati si meritò il titolo di Beato. Come religioso Francescano trovavasi nel convento d’Assisi in quell’anno appunto in cui vi era colà un gran concorso di forestieri per l’indulgenza plenaria della Portiuncola. Alla sua morte si fecero solennissime esequie, a cui prese parte il figlio di Carlo II re di Sicilia per nome Pietro.

Ecco quanto ne lasciò scritto il Vadingo:

« Occurrit.... memoria fratris Roberti filii comitis Guidonis de Battifollo qui hoc anno (1315) tempore indulgentiae Portiunculae, virtutibus et miraculis clarus obiit Assisii, solemniter praeparatis exequiis interfuit dominus Petrus Caroli II Siciliae regis filius, ac sancti Ludovici Tolosatis episcopi frater, qui tunc eamdem lucraturus indulgentiam venit Assisium. »


2. Fra Bonifacio Ceva.

Nel 1507 fiorì in Francia Fra Bonifacio dei marchesi di Ceva celebre predicatore provinciale dei minori osservanti. Morì in Parigi, e sulla sua tomba si appose il seguente epitaffio: « F. Bonifacii de Ceva clarissimis natalibus orti,