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nonico Gio. Sereno recitò anche l’orazione funebre nella Collegiata dei Ss. Pietro e Dalmazzo di Alessandria, della quale era monsignor Derossi Abbate, fatta e stampata nel 1787. (A. B.)


5. Giovanni Ignazio Gautieri dotto teologo, e canonico di Mondovì, fu ivi consecrato Vescovo d’Iglesias in Sardegna ai 4 ottobre 1772. Morì ai 19 di novembre 1775, essendo nato alli 11 marzo 1726.


6. Monsignor Bertieri.

Chiuderemo questo elenco di vescovi con un nome che merita anch’esso d’essere tramandato alla posterità, e che grandemente onora la città di Ceva, da cui trasse i suoi natali.

Dir vogliamo di monsignor Bertieri Vescovo di Pavia.

Giuseppe Francesco Antonio Bertieri nacque in Ceva addì 9 novembre 1734 dal medico Ludovico, e Bianca Maria Bocca giugali Bertieri, e fu tenuto al sacro fonte dal signor Pietro Francesco Bocca, e dalla signora marchesa Eleonora Ceva.

Abbracciò ancor giovinetto lo stato monastico, e fu educato nel convento degli Agostiniani di Ceva. Fece negli studii rapidi progressi, e non tardò ad acquistare fama di profondo teologo.

Fu spedito ad insegnare teologia a Pisa, quindi a Parma dove ebbe per collega il Benedittino padre Barnaba Chiaramonti che fu poi Pio VII Sommo Pontefice.

Da Parma fu chiamato ad insegnare teologia dogmatica nell’Università di Vienna dall’Imperatrice Maria Teresa a cui fu molto caro, come lo fu al di lei figlio Giuseppe II che d’accordo colla madre lo nominò consigliere imperiale. La vastità di sua dottrina, dice il professore Casalis, e soprattutto i suoi prudentissimi consigli, poterono impedire uno scisma che ai suoi dì era per nascere nella Boemia.

Nel 1790 fu nominato Vescovo di Como, e due anni dopo, cioè li 11 maggio 1792 fu traslato al vescovado di Pavia, coll’annesso titolo di Arcivescovo di Amasia in partibus.