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come si ha dalla storia manoscritta d’Ivrea del P. Benvenuti. Fu sepolto nella cattedrale, dove hassi il suo busto in marmo, colla seguente epigrafe:


D.O.M.


Josepho ex Marchionibus Cevae

Civi Cuneensi

In ea provin. olim priori S. Benigni

Caroli Em. I. et Vict. Amed. Sab. Ducum magno eleemosinario

Ab anno MDCXIV. ad MDCXXXIII, Episcopo

Et comite

Genere moribus gestis clariss.

Lud. Ant. Vitalis Cevae pronepos

Ex march. Cevae et ex comit. Genoliae

Ut ne minus tanto Praesuli extra patriam deferret

Quam in avito Sacello Philiberto patri et Andreae fratri

Cunei adjectaeque Provinciae Gubernatoribus

Hoc paris observantiae suae monum.

ponebat.


I suddetti cenni li ha avuti il T.A. Bosio dalla squisita gentilezza dell’esimio ed erudito vescovo d’Ivrea mons. D. Luigi Moreno.


2° Francesco Adriano cardinale.

Nel teatro Pedemontano si legge che nel 1538, era governatore d’Ormea il marchese Garzillasco Ceva consignore di Monasterolo. Seguì il partito di Francesco I re di Francia contro gl’imperiali. Fatto padrone d’Ormea si dice che l’abbia fabbricata (si vorrà dire fortificata) a proprie spese; quantunque il Francesco Adriano si dica figlio di Garzillasco, non si può però supporre, che sia figlio di questo perchè vissero i medesimi in epoche troppo lontane, e non può essere che il cardinale creato nel 1643, possa essere figlio del Garzillasco governatore nel 1538. Sarà più probabile che