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bardia, possiamo credere, che anche a Trento ed al suo territorio toccata sarà la sua parte di questo flagello.

Di Berengario I. leggiamo, che l’anno 888 venne egli in Trento incontro al Re di Germania Arnolfo missis ante se Principibus suis, ipse vero in oppido Tarentino (dee leggersi Tridentino) Regi Arnulfo se præsentavit, nihilque ei ante quæsiti regni abstrahitur. Excipiuntur Curtes Navìum, et Sagum, che il Re Arnolfo volle per se1. Non si saprebbe dire, ove fosse quel Sagum qui mentovato, ma Navium è quella villa sopra Trento alla riva dell’Adige chiamata oggidì la Nave ov’è il porto, per cui si passa il fiume, e si va quindi a Mezzolombardo, e nella Valle di Non.

Berengario II. venendo l’anno 950 di Germania con alcune truppe a fine di torre il Regno d’Italia al Re Ugo incontrò nella provincia di Trento una fortezza chiamata Formicara, che arrestavalo nella sua marcia. Era in quel tempo Governatore o Marchese di Trento un cotal Manasse già Vescovo di Arles in Francia, il quale lasciata quella chiesa era venuto in Italia a cercar miglior ventura presso il Re Ugo suo compatriota, ed aveva da lui ottenuta l’amministrazione e le rendite delle chiese di Trento, di Verona, e di Mantova. Manasse aveva posto alla guardia di

  1. Muratori Annali d’Ital. Anno 888.