Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/61

50 memorie storiche della città

Ma passiamo ora a parlare del governo de’ Re longobardi, e dello stato d’Italia, e per conseguenza pure di Trento e del suo territorio durante il loro regno. Essi introdussero in Italia la rozzezza e la rusticità dei costumi, e tra per le passate ruine, e per la nuova signoria di gente straniera, incolta, e feroce ito in bando l’antico lusso gl’Italiani cominciarono a menar una semibarbara e misera vita. I Longobardi deformarono tutto l’antico aspetto del governo, ed avendo stabilito in ciascuna città principale un governatore col nome di Duca aboliti furono tutti i cittadineschi magistrati, e si spensero perfino i nomi di colonie e di municipj, e sparì ogni idea di libero governo. I Duchi governavano i territori loro assegnati come loro più a grado tornava, e secondo il carattere di ciascuno più o meno umano o feroce. Essi fecero sparire in Italia, come gli altri barbari in Europa, quasi ogni vestigio d’umano sapere, e lo studio delle lettere e delle scienze era scomparso interamente in quegl’infelici tempi per modo, che chiunque sapeva alcun poco di grammatica latina il nome aveva di gran letterato.

I Longobardi formavano d’ordinario le loro leggi nelle diete o parlamenti, che convocavano, dei Duchi, e Baroni del Regno, e dei principali Giudici, presso i quali risiedeva la suprema podestà legislativa; ma un celebre storico osserva, che la cosa non sempre cam-