Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento - parte prima.djvu/16


e del territorio di trento. 5

armi romane; ma continuando eglino tuttavia di tempo in tempo le loro incursioni Augusto stabilì di sottomettere interamente e soggiogare queste genti, che insultavano la maestà di Roma; e non solo stabilì di sottomettere e soggiogare i Reti, ma tutte altresì le genti alpine cominciando dal mare Ligustico fino all’Adriatico. Poichè dovevansi domare popoli feroci e bellicosi, e superare inoltre passi difficili, e vincere molti ostacoli, che la natura opponeva, egli scelse il tempo più opportuno a fare la guerra ne’ monti, cioè quel della state, e diede il comando dell’armata ai due fratelli Claudio Druso, e Tiberio, che fu poi Imperatore, suoi figliastri. Venne prima coll’esercito Druso, il quale incontrata una parte de’ Reti presso le Alpi trentine venuto a battaglia li ruppe interamente, e li pose in fuga. Respinti dall’Italia i Reti infestavano tuttavia la Gallia; per lo che Augusto spedì poscia anche Tiberio contro di essi. Druso dunque e Tiberio penetrarono per diversi luoghi nelle altre montagne de’ Reti, e ritrovatili separati e dispersi gli hanno vinti tutti, e sconfitti per modo, che que’ che rimasero, resi omai troppo deboli, e perduto ogni coraggio si sottomisero interamente al dominio di Roma. Ma perchè assai popolata era la Rezia, ed avevasi ragion di temere, che que’ popoli non fossero per tentar nuova guerra col tempo, la massima e la più valida parte di essi fu trasportata altrove, nè vi fu lasciata se non tanta