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l’ordinaria lor sede, e tutti quelli che uscirono dalle famiglie de’ Conti d’Arsio, dei Baroni di Cles, de’ Conti di Spaur, de’ Conti di Khuen Baroni di Bellagio, de’ quali fa distinta menzione il nostro storico Maffei, e tra i quali altri salirono alle supreme dignità di Presidenti o Gran Capitani dell’Austria superiore, d’Ambasciatori o Oratori Cesarei, altri di Maggiordomi maggiori, di Gran Ciambellani, di Commendatori dell’Ordine Teutonico, di Gran Croci, di Marescialli, di Cavalieri del Toson d’oro, di Cardinali, di Arcivescovi di Salisburgo, di Vescovi Principi di Passavia, di Trento e di Bressanone, di Basilea ed altri. La sola famiglia de’ Conti di Thunn diede in diversi tempi quattro Vescovi Principi a Trento, e quattro pur ne diede a Passavia.

Tutte le famiglie, delle quali abbiam favellato, sono famiglie di primo rango, e della più cospicua ed antica nobiltà; ma v’ha pure nell’Anaunia un gran numero di famiglie nobili di secondo ordine, innalzate alla nobiltà ne’ posteriori secoli decimoquinto e decimosesto, dalle quali pure uscirono in varj tempi soggetti più o meno ragguardevoli per onori ecclesiastici, militari, e civili, che troppo lungo sarebbe l’annoverare.

All’Anaunia originariamente appartiene pure la famiglia de’ Conti Alberti di Enno, la quale nel secolo decimosesto trasferì da Denno il suo domicilio in Pergine, e poi da