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e del territorio di trento. | 75 |
Baden. Scrive il Fleury, che non mai erasi veduta una sì grande e brillante assemblea di Principi e di Ambasciatori come questa di Mantova, e che l’assemblea fu aperta con eloquente discorso dal Vescovo di Trento.
Regnò questo Vescovo, e governò il suo Vescovato gloriosamente pel corso, d’anni diciotto; ma due anni prima della sua morte scoppiò anche contro di lui una sollevazione in Trento, per cui fu costretto a partirsene, ed a recarsi in Bolgiano. Non si sa vedere, qual frutto potesser promettersene gli autori di questa rivolta; poichè il Vescovo Giorgio godeva tutta la buona grazia e l’amicizia dell’Arciduca Sigismondo Conte del Tirolo, il quale infatti udita questa sedizione si mosse con numeroso esercito verso Trento. Gli autori della sollevazione, in cui niuna parte avevano i popoli del Principato, altro scampo non ebbero che quello di chiederne perdono, e di pregare il Vescovo Giorgio a ritornare alla sua sede in Trento. Egli si arrese alle loro preghiere, e l’armata dell’Arciduca Sigismondo non passò oltre; ma il Vescovo Giorgio, mentre faceva ritorno in Trento, morì nel viaggio li 22 Agosto dell’anno 1465. Il suo corpo fu trasportato con solenne pompa e con grande accompagnamento in Trento, e fu sepolto nella Cattedrale.
Dopo la morte di Giorgio di Hach eletto fu Vescovo di Trento Giovanni Hinderbach figlio del Cancelliere aulico dell’Arciduca Sigismondo