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le sue armi alla Chiesa parrocchiale di Flavon, che anche oggidì la conserva.

Tale fu il tragico fine di questo infelice Principe; ma la storia non manca di somiglianti funesti esempi. L’Imperatore Arrigo V. fece in Roma imprigionare Pasquale II. Papa, ed abbiam veduto anche a’ dì nostri morire il sommo Pontefice Pio VI, prigioniero in Francia. Mentre la causa del Vescovo Giorgio agitavasi innanzi al Concilio di Costanza, moltissime accuse furono innanzi al medesimo portate contro di lui intorno al tirannico e crudele suo governo verso i cittadini di Trento. Noi non possiam ora sapere, se vere o false fossero queste accuse, mentre abbiamo nella storia altri esempi di gravissime imputazioni anche contro alcuni Papi, imputazioni non sempre vere, e dettate solo dall’odio e dal furor d’un partito inimico: ma l’insurrezione, che contro il Vescovo Giorgio era scoppiata nell’anno 1407 nella Naunia per l’estorsioni, che colà commettevansi da' suoi officiali, ci fa sospettare, che non fosse punto il più dolce e moderato il suo governo, o che almeno egli non vegliasse, come doveva, sulla condotta de’ suoi ministri. Egli fu creato Cardinale da Papa Giovanni XXIII., ma il n’eut point de titre, scrive il Fleury, parcequ’ il n’alla jamais à Rome, et qu’ il mourut peu de temps après sa promotion. 1


  1. Fleury o il suo continuatore Istoria ecclesiastica Lib 112. Tom. 21.