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Lo stesso Vescovo Enrico tenne dappoi gli 11 Novembre 1279 un solenne Sinodo diocesano, nel quale espose le violenze e le usurpazioni fatte da Odorico Panzeria Conte d’Arco, e pubblicò contro di esso un monitorio contenente la minaccia di scomunica e d’interdetto di tutte le chiese d’Arco e di Riva. Avendo il Conte Odorico Panzeria tutto ciò disprezzato, il Vescovo Enrico pronunziò contro di esso li 16 Marzo 1280 l’effettiva sentenza di scomunica, come attesta il documento registrato nel volume secondo delle Notizie istorico-critiche pag. 616 e segg. Qual effetto poi abbia prodotto questa scomunica, e qual esito o fine abbia avuto l’affare col Conte Odorico Panzeria, alcun posteriore documento non trovasi, che ne dia contezza.

Dopo la pace dei 4 Ottobre 1279 tra i Veronesi ed il Vescovo Enrico una nuova guerra scoppiò tra di essi, ma questa volta colla peggio de’ Veronesi. Io qui riferirò brevemente ciò che di questa guerra ha scritto il sopraccitato Girolamo dalla Corte nella sua Storia di Verona volume secondo pag. 73. Standosi il Vescovo Enrico ben armato alla testa del suo esercito ai confini, Alberto dalla

    la pace, di cui in esso si parla, sarebbe stata stipulata tra la città libera o la repubblica di Verona da una parte, e la città libera o repubblica di Trento dall’altra, e non già, come parla il detto documento, cum Ambaxatoribus Domini Episcopi Tridentini.