Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
262 |
Trento chiamavansi Consoli e Senatori, e tale titolo fu loro dato anche dall’Imperatore Rudolfo II. nel Decreto, con cui gli incaricò di comporre certa importantissima lite, che ardeva fra i due Principi di Gonzaga e di Stigliano.
Al Capo XXIV. il Sig. Conte ricorda i nomi d’alcuni uomini celebri da me non nominati, che illustrarono pur essi la nostra patria; ma lungi dal voler tessere un’accurata storia de’ medesimi io mi sono proposto di fare soltanto un breve cenno d’alcuni di essi, lasciando ad altri la cura di darne un compiuto e distinto ragguaglio.
Il Sig. Conte termina le sue erudite osservazioni con queste modestissime parole: Io non devo più tempo furare a V. S. Illustrissima con queste mie inezie troppo ardite, quantunque da lei comandate. Io mi sembro la formica, che vuoi pur ella portar l’arena alla fabbrica già compita d’elevata piramide, forse non ad altro che a lordarne le pareti. Esse non lordano già le pareti, ma le adornano fregiando la mia opera con quelle notizie, che pria le mancavano, ed io ne rendo all’illustre autore i più vivi e sinceri ringraziamenti.