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10 | memorie storiche della città |
martire o non lo sia stato; ma dirò bensì che il culto di S. Adalpreto fu dimostrato essere antichissimo, e questo culto dopo le insorte dispute si accrebbe ancora, e divenne più generale e solenne1.
Abbiam fatto cenno più sopra dei piccoli signori o reguli di quell’età. Tutti gli storici ci attestano il tirannico e crudel governo, che generalmente in Europa i vassali facevano de’ loro sudditi in quegli infelici tempi. Se tale fosse anche quello dei Signori di Castelbarco verso il popolo della Valle Lagarina e degli altri vassalli della Chiesa di Trento, non ci
- ↑ Io ho detto nella prima Parte delle mie Memorie Storiche intorno a S. Romedio, che il celebre Abate Tartarotti nel suo libro intitolato Apologia delle Memorie antiche di Rovereto pag. 315 e segg. disse con tutta ragione, che la vita di S. Romedio pubblicata colle stampe dal Prete Pietro Tecini Dottore e Prior dell’Eremo, nella quale si narrano molte prodigiose e stupende cose di questo Santo, e particolarmente intorno alla sua venuta in Trento montato su d’un orso in luogo di cavallo insieme co’ due suoi servitori a visitar S. Vigilio, ed alla campanella del Duomo, che di per se stessa suonando annunziò a S. Vigilio la di lui morte ed altre tali cose, ella non è che un impasto di favole, e d’imposture. Niuno però dee credere, che queste favole ed imposture fossero opera del Priore Tecini; poichè questi miracoli trovavansi riferiti da più altri Scrittori, ch’egli cita esattamente, o erano appoggiati ad antichissime tradizioni; nè dobbiam maravigliarci, se il pio autore li registrasse nella vita, ch’egli scrisse in onore del suo Santo. Il Priore di S. Romedio Tecini era uno dei più distinti ecclesiastici della Diocesi di Trento. Egli potrà dunque essere tacciato soltanto di pia credulità comune a tant’altri nel tempo, in cui egli scriveva.