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254 | memorie storiche della città |
cui niuno potrebbe esser giudice più competente nella materia di cui trattiamo, parlando del Vescovato di Trento in una sua memoria, ch’io conservo presso di me, scrisse chiaramente, che Episcopatus Tridentinus male a nonnullis cum Tyroli confunditur. È noto il Sonetto del celebre cavalier Clementino Vannetti, il quale incomincia:
«Italiani noi siam, non Tirolesi»
Anche l’eruditissimo cavaliere Carlo Rosmini Roveretano ha egli pure confutato luminosamente e distrutto l’errore, che confonde il Trentino e proprio ed austriaco col Tirolo, in un suo opuscolo impresso in Pavia l’anno 1792 nella Biblioteca del Sig. Professore Zola. L’anno 1810 Trento con tutto il suo territorio fu chiamato a far nuovamente parte del Regno italico col nome di Dipartimento dell’alto Adige, e come tale ebbe il suo Prefetto, e la sua Corte di giustizia come tutte le altre provincie o dipartimenti del nuovo Regno d’Italia; ma passato l’anno 1814 il Trentino nel dominio di Sua Maestà l’Imperatore d’Austria venne esso aggregato ed unito alla provincia del Tirolo, ed assoggettato interamente all’Imperial Regio Governo sedente in Innsbruck. Il Principato di Trento unito in tal guisa e confuso col Tirolo pare, che abbia perduta oggidì perfino la sua antica denominazione; poichè vien esso ora generalmente chiamato il Tirolo italiano, e col nome di Tirolesi chiamati sono i suoi popoli.