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246 | memorie storiche della città |
teneva, ascendente al numero di trentamila fu dopo sua morte pubblicato da’ Monaci di S. Ambrogio di Milano co’ torchj della loro stamperia. La famiglia Firmian aveva il suo Palazzo in Trento, ove risedeva nel verno, ed oltre la Signoria di Mezzotedesco poco lungi da Trento possedeva il Castello o Palazzo in Mechel nella Naunia, ove andava a passare la stagion della state. Nella Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena (oggidì non più chiesa) a destra dell’altar maggiore stava il deposito sepolcrale in marmo di questa cospicua e nobilissima famiglia.
Quanto agli uomini di lettere, che nei passati tempi fiorirono nel nostro paese, io non ne farò che pochi cenni, e ne nominerò soltanto alcuni brevemente oltre a quelli, de’ quali ho parlato nelle Memorie storiche particolari della Naunia. Del celebre Conte Nicolò d’Arco e delle sue poesie abbiam già favellato più volte, ed abbiam pure accennate le opere di medicina de’ Dottori Guarinoni, Roveretti, e Passi, e quelle di Giulio Alessandrini fiorito nel secolo decimosesto, delle di cui opere ha diffusamente parlato il ch. Conte Gian Maria Mazzuchelli nell’esimia sua opera degli Scrittori d’Italia. Agli autori, che in queste Memorie ho qua e là accennati, io aggiungerò ora primieramente il Padre Martino Martini Gesuita, che scrisse una storia della China, il Padre Alberto Alberti del pari Gesuita della famiglia de’ Conti