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6 | memorie storiche della città |
» ubicumque voluerit», e si stabilisce in fine il modo, con cui gli abitanti di Riva servir debbano al Vescovo ed a’ suoi successori in caso di guerra per totum Episcopatum. Questo documento può leggersi per intero nel volume secondo delle Notizie istorico-critiche pag. 398.
Successor di Everardo fu Alberto o Adalpreto II., ovvero come ora il chiamiamo, sant Adalpreto, il quale fu eletto Vescovo li 17 Settembre dell’anno 1156. Non ci è noto, di qual paese, nè di qual famiglia egli fosse, nè quale carica, o qual dignità egli avesse prima della sua elezione, ma certo è, ch’egli godeva in sommo grado la grazia dell’Imperatore Federico, il quale l’anno 1167 gli diede in feudo il castello di Garda col suo distretto, alla qual donazione l’Imperatore pose la seguente condizione: «Ne ei liceat illud infeudare, aut vendere, vel impignorare, vel aliquo modo ab Ecclesia Tridentina alienare. Ad majorem quoque cautelam Burgenses in Castro Gardæ ad ejus custodiam locabit, qui non erunt Lombardi de Verona, vel de aliqua Civitate Marchiæ, vel Lombardiæ, sed solummodo erunt fideles ad Episcopatum Tridentinum pertinentes.» Questo documento trovasi per intero registrato nel volume secondo delle Notizie istorico-critiche pag. 442. Ardeva allora la guerra tra l’Imperator Federico, e le città collegate di Lombardia e della Marca di Verona, le quali volevan reggersi