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sale al Principe, nel di cui territorio son posti, non poteva disputarsi al Vescovo Principe di Trento il diritto di occupare i beni, ch’egli ritrovava vacanti nel suo Principato. Cristoforo Sizzo donò poscia con solenne atto tutti questi beni e tutte queste rendite al nuovo Seminario Vescovile, ch’egli eresse e stabilì nel Collegio dell’estinta Compagnia, e provvide il Ginnasio di nuovi maestri per l’educazione ed istruzione della gioventù, e di professori delle scienze, che prima vi s’insegnavano.

Essendosi portata in Innsbruck sua Maestà l’Imperatrice Regina Maria Teresa insieme coll’augusto Imperatore Francesco I. e tutta la Reale famiglia, Cristoforo Sizzo si credette in dovere di recarsi colà personalmente, onde rendere un rispettoso omaggio al supremo Capo dell’Impero, ed alla sua augusta avvocata l’Imperatrice Regina. Egli vi si portò con quel nobile corteggio e quella pompa, che convenivasi alla sua dignità, e vi fu accolto colle più onorevoli dimostrazioni di stima e di benevolenza dall’augustissima Maria Teresa, la quale volle sempre, ch’egli sedesse a di lei canto alla regia mensa, a cui giornalmente invitavalo.

Durante il suo governo molti furono i passaggi per Trento dei Reali Arciduchi ed Arciduchesse d’Austria, quello cioè della Reale Arciduchessa sposa del Reale Infante Duca di Parma, quello del Reale Arciduca Leopoldo