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del Principato di Trento, e prescrivente la norma da osservarsi, ch’egli aveva approvata ed adottata ne’ Congressi provinciali. Il piano però, di cui erasi incominciato ad intraprendere l’esecuzione nell’anno 1776, incontrò nuovi ostacoli, e venne in seguito proposto ed adottato nelle Diete un nuovo metodo di questa operazione, che fu poi pubblicato in Trento per ordine del successore Principe Vescovo Pietro Vigilio con suo editto 24 Dicembre 1777, ed eseguito in tutte le giurisdizioni mediate ed immediate del Principato da due suoi Consiglieri aulici, e dal Magistrato consolare rispetto alla città ed alle ville interiori della Pretura di Trento. Questa dunque fu l’epoca, in cui il Principato di Trento soggiacer dovette ad una nuova gravezza o contribuzione, a cui non aveva mai soggiaciuto ne’ precedenti secoli, ma contribuzione indispensabile e necessaria per le ragioni, che abbiamo vedute.

Nel tempo del governo di Cristoforo Sizzo essendo avvenuta la celebre soppressione della Compagnia de’ Gesuiti egli conseguì il libero possesso e dominio di tutti i beni e di tutte le rendite, che la soppressa Compagnia possedeva nel Principato di Trento, per la ragione che dovendosi riguardare tali beni come vacanti atteso l’estinzione o la morte civile della società de’ Gesuiti, la quale ne aveva il dominio, e devolvendosi i beni vacanti secondo la regola del dritto pubblico univer-