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mina la somma delle contribuzioni, che pagar doveva annualmente quella Valle a’ gastaldioni o ministri del Vescovo, e si determina la forma di rendere la giustizia, come altresì la somma delle pene pecuniare, che dovevano esser imposte a’ delitti, monumento insigne tra tant’altri della rozzezza e barbarie del secolo, che il leggitore potrà vedere nel citato libro Monumenta Ecclesiæ Tridentinæ pagina 23.

Noi non abbiamo di quei rimoti ed oscuri tempi altre notizie se non che al Vescovo Gebardo succedette Adalpreto I., e ad Adalpreto I. Altemanno di nobilissima prosapia traendo la sua origine dagli antichi Conti di Baviera. Egli fu eletto nel mese d’Agosto dell’anno 1124.

L’anno 1136 venne in Trento con possente esercito l’Imperatore Lotario III., ed ito in Italia, e ritornato poi l’anno 1137 in Trento, quì solennizzando la festa di S. Martino cadde infermo. Ciò nonostante avendo egli voluto continuare il viaggio, in una vilissima casa all’imboccatura dell’Alpi passò, come scrive il Muratori1, all’altra vita, miseriam humanæ conditionis memoriam relinquens. Il suo corpo venne poscia trasportato in Sassonia.

Il Vescovo Altemanno ristaurò la Chiesa cattedrale di S. Vigilio, e nell’anno 1145 in-

  1. Annali d’Italia anno 1137.