Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/181


e del territorio di trento. 163

lonia rilevava immediatamente dall’Imperatore e dall’Impero, ricadevano all’Impero medesimo; ma que’ beni o paesi, ch’egli aveva acquistati a titolo di feudo da un altro principe o Stato dell’Impero, solo a quel principe si devolvevano, da cui gli aveva ricevuti. Il Marchesato di Castellaro erasi dunque devoluto legalmente non all’Impero ma al Principe Vescovo di Trento, che ne era il diretto signore. Il piissimo Imperator Leopoldo conobbe esser giusta la dimanda del Principe Vescovo di Trento, il quale perciò riunì il Marchesato di Castellaro al suo immediato dominio, che poi tutti i suoi successori tennero sempre e conservarono pacificamente fino a’ nostri giorni, cioè fino al trattato di pace di Luneville, in virtù del quale il Ducato di Mantova insieme col Marchesato di Castellaro passò nel dominio della così allora chiamata Repubblica cisalpina, e poi in quello del nuovo Regno d’Italia.


CAPO XVII.
Memorie Storiche dall’anno 1725
fino all’anno 1756.

Seguita la morte del Vescovo Principe Gian Michele de’ Conti Spaur fu eletto con unanimi suffragi Gian Benedetto Gentilotti. Egli era nato in Trento di nobile famiglia gli 11 Luglio 1672, ed era figlio di Gian