Pagina:Memorie storiche della città e del territorio di Trento.djvu/173


e del territorio di trento. 155

ritas, dice Cicerone, vincit inanem speciem aut gloriam clementiæ. Sigismondo Alfonso ristaurò il Palazzo pretorio, come attesta l’iscrizione affissa al Palazzo medesimo del seguente tenore: «Hoc Episcopale Palatium vetustate collapsum restituit Sigismundus Alphonsus Episcopus Princepsque Tridenti et Brixinæ ex Comitibus de Thunn. Anno Domini MDCLXXVI.»

Era stata stabilita in Trento fin dall’anno 1628 sotto il Cardinale Carlo Madruzzo un’Accademia letteraria col nome di Accademia degli Accesi, che vi fiorì per molt’anni, ma che in progresso di tempo venne meno, ed era già quasi spenta. Sigismondo Alfonso la richiamò a nuova vita, e quest’Accademia degli Accesi continuò a fiorire in Trento fino al principio del secolo decimottavo, e v’hanno di essa molti componimenti poetici resi pubblici colle stampe in varie occasioni; ma ella rimase poi spenta nuovamente, e non resta oggidì che la memoria della sua passata esistenza.

Sigismondo Alfonso morì in Trento li 2 Febbraio 1677, e sepolto fu nella Cattedrale. Seguita la di lui morte il Capitolo elesse Francesco degli Alberti di Poja, ch’era stato pria Vicario generale della Diocesi, e poi fu Canonico, Consigliere aulico, Sommo Scolastico ed Arcidiacono. Egli nacque li 22 Maggio 1610 dalla nobile famiglia Alberti, che da Poja piccola Terra delle Giudicarie erasi fin