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memorie storiche della città |
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Mantova, che accompagnata dalla Duchessa sua madre e dal Duca Carlo di Mantova andava alle nozze dell’Imperatore Ferdinando III., accolta pure ed albergata da Carlo Emanuele nel Castello di sua residenza con isplendida pompa. Nè dobbiam passare sotto silenzio il passaggio seguito l’anno 1655 della celebre Cristina Regina di Svezia, la quale dopo avere abbiurata solennemente in Innsbruck avanti il Nunzio Pontificio Luca Holstenio stando presenti gli Arciduchi d’Austria la nuova eresia di Lutero, ed abbracciata la religione cattolica recavasi a Roma colla sua Corte, e col seguito di più di dugento persone. Il Vescovo Principe Carlo Emanuele accompagnato da numeroso brillante corteggio andò ad incontrarla fino a Gardolo, e giunta la Regina in città smontò alle porte del Duomo, ove entrata udì nella Cappella del Crocifisso la solenne messa, nella quale fu intonato a di lei onore il versetto: Ista est speciosa inter filias jerusalem. Andò poscia la Regina alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, ove udì suonare l’Organo, ed osservò il gran quadro, in cui vedesi dipinto il Sacro Concilio. Non andò la Regina in Castello, come era stata invitata per parte del Vescovo al suo arrivo in Innsbruck dal Barone Giovanni Giorgio di Firmian colà inviato espressamente a tal fine; ma proseguendo il cammino senza volersi fermar in città ricevette il pranzo nel Palazzo Madruzzo delle