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ma o che fossero insorte questioni intorno al ceremoniale da praticarsi, o qualunque altra ne fosse la causa, la consegna fu diferita, ed in Trento vennero pure da Roveredo i cavalieri e le dame della Corte spagnuola destinata a ricevere la Real sposa. In Trento rimasero le due Corti tedesca e spagnuola fino ai 19 Maggio 1649. Grandissimo era il numero delle persone, che erano al loro seguito, ma grande fu pur quello che accompagnò i Reali Arciduchi d’Austria Ferdinando Carlo coll’Arciduchessa sua consorte, e l’Arciduca Sigismondo Francesco ed Isabella Chiara loro sorella venuti da Innsbruck a corteggiare il Re de’ Romani Ferdinando e la Reale sposa loro cugini. Il Mariano fa un lungo racconto delle varie sontuose feste, che furono fatte in tal occasione, e nomina pure i varj principi ed i personaggi, che vennero in Trento dall’Italia ad onorare la Real Corte austriaca. Fra queste feste venuta la primavera ebbe luogo un gran Torneo nella strada che conduce al Palazzo delle Albere, la pompa del quale viene pur descritta dal detto Mariano, ed in cui i primi a correr la giostra furono i Reali Arciduchi Ferdinando e Sigismondo, e dopo di essi giostrarono varj cavalieri tedeschi, italiani, e spagnuoli, e dei nostri il Barone di Firmian, il Conte d’Arsio, il Barone di Welsperg, ed il Barone di Mollar.

Nuovo passaggio ed arrivo in Trento seguì l’anno 1651 della Principessa Eleonora di