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liano II., ed agli Elettori e Principi cattolici dell’Impero, affinchè al Cardinale Lodovico renduto fosse il godimento e possesso del suo Principato. Egli scrisse pure allo stesso Arciduca Ferdinando, e gli inviò in pari tempo il Cardinal Borromeo onde indurlo, se fosse stato possibile, e persuaderlo a fare la restituzione suddetta. Possono leggersi queste lettere del Papa S. Pio V. nel volume terzo delle Notizie istorico-critiche pag. 450 e segg. L’Imperator Massimiliano avocò a se come capo supremo dell’Impero il possesso della sovranità controversa, e mandò in Trento due amministratori cesarei incaricati di govemare il paese coll’autorità imperiale fino che decisa fosse la questione nelle forme legali. Fu agitata la causa con vicendevoli scritti pel corso di parecchi anni innanzi alla Dieta de’ Principi dell’Impero, ed uscì poi la suprema sentenza, con cui fu deciso, che il Cardinale Principe Vescovo di Trento essendo pronto a rinnovare le convenzioni ed obbligazioni contratte verso i Serenissimi Conti del Tirolo dai due Principi Vescovi Giorgio de Hach e Giovanni Hinderbach debba essere ristabilito nel possesso e governo del suo Principato rimosso ogni sequestro, ed in esso debba esser mantenuto usque ad legitimam causa principalis decisionem. Questa sentenza fu pronunciata il 1.mo Ottobre 1576 in Concilio Imperii.

Le obbligazioni dei due Vescovi Giorgio