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veduto, ritrovandosi nel campo francese in Peschiera prese poi in nome di Massimiliano il possesso della città di Verona. Nell’epistole del Cardinal Bembo ricordomi d’averne pur lette alcune col seguente indirizzo: Andreæ Burgo Petrus Bembus S. P. D.

Ma una prova luminosa, che il gusto delle belle lettere nell’aureo secolo d’Italia regnasse anche tra’ nostri, sono le poesie latine del Conte Nicolò d’Arco, le italiane del Consiglier Busetti, e le latine di Nicolò Inama, dei quali due ultimi scrittori ho parlato nelle Memorie particolari della Naunia; ma il Conte Nicolò d’Arco dee meritamente annoverarsi tra i più insigni ed esimi poeti di quel felice tempo. I di lui versi sono stati inseriti nella raccolta di Giano Grutero intitolata Delitiæ Italorum Poetarum, ed essi furono posti eziandio dal celebre Alessandro Pope nella sua collezione intitolata Selecta Poemata. Londini 1740.

Al Gran Bernardo succedette nella dignità di Vescovo e Principe di Trento un altro esimio personaggio, cioè il Cardinale Cristoforo Madruzzo, di cui pure dovremo lungamente parlare.