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116 memorie storiche della città

portato in Trento furono sulla di lui tomba scolpiti i seguenti versi:

Stemmata, divitiæ, quid honor, quid forma, quid ætas
Profuit? heu! pulvis sordidus hic jaceo
1

Poichè la Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena, e la bella Chiesa di S. Marco, ch’era degli Agostiniani, sono state al principio del presente secolo convertite in altri usi, e le lapide, su cui erano scolpite alcune importanti iscrizioni, or più non esistono, io ho creduto di dover qui rapportarle, affinchè possan leggersi, e se ne conservi almeno in queste pagine la memoria.

Nella Chiesa parrocchiale di S. Maria Maddalena, cioè fuori di Chiesa a sinistra vedevasi a basso rilievo la statua in pietra d’un celebre professor di musica, ch’era in Corte del Cardinal Bernardo, e che in genere di sali e di facezie reso erasi celebre, a piedi della quale statua leggevansi i seguenti versi:

Quæ modo festivo sonuere Palatia risu,
Lugent. Funestæ quid referunt lachrymæo?
Paulus obit, periere sales, periere lepores,
Cum quo prodierant, deperiere joci.


  1. In luogo v’ha il sepolcro, io doveva dire v’aveva il sepolcro; poichè questo monumento fu tolto di là, e barbaramente distrutto in questo secolo in occasione di non so quale ristaurazione nella Chiesa di S. Pietro.