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100 memorie storiche della città

Vescovo Giorgio de Neydegk tolta a’ Veneti, e come essa era con ciò ritornata nel dominio de’ suoi antichi signori i Principi Vescovi di Trento; ma continuando tuttavia la guerra tra la Repubblica veneta e l’Imperator Massimiliano Riva col suo litorale fu poscia presa e ripresa ora dagli Imperiali, ora da’ Veneti; ma prevalsero in fine le armi imperiali, che ne rimasero in possesso. Seguita in fine la pace colla Repubblica veneta in virtù dei trattati stipulati in Brusselles li 6 Dicembre 1516, e li 9 Gennajo 1517 fu in essi convenuto, che debba essere restituita alla Repubblica la città e provincia di Verona, e che all’incontro ella rinunziar debba ad ogni pretensione di diritto o dominio sulle città di Roveredo e di Riva con tutte le loro dipendenze, e con tutto ciò che la Repubblica aveva prima posseduto nella Val Lagarina. Fu il Vescovo Principe Bernardo quegli, che ottenne dall’Imperator Carlo V. la restituzione in perpetuo alla sua Chiesa della città e pretura di Riva con solenne diploma dato in Vormazia li 3 Maggio 1521, in cui l’Imperatore riconobbe quella città come d’antico ed indubitato dominio della Chiesa di Trento. Questo diploma viene distesamente riportato nel volume terzo delle Notizie istorico-critiche pag. 297 e segg. Non avrebbe veramente potuto l’augusto Principe, ch’era pur l’avvocato della Chiesa di Trento, appropriarsi Riva nè in virtù degli accennati trattati di