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ore 11 del mattino 12 Maggio 1802, cioè nell’ora appunto in cui la maggior parte de’ Castelleonesi trovavasi nella Chiesa del Santuario ad assistere alla Messa Cantata, che dicesi della Comune, come si è poc’anzi riferito. Tale terremoto, che rovinò Soncino, e varj Paesi a quel Borgo limitrofi, sentissi fortemente anche in Castelleone, cosicchè e la Chiesa Parrocchiale abbisognò dopo di vistose riparazioni nella volta; e quella pure del Santuario ne soffrì in quella parte, ma senza danno o offesa di veruno; come in Paese, ove non lasciò seguo rimarchevole di rovina. Si ricordavano i Castelleonesi, come, al dopo pranzo del giorno stesso del flagello, furono di nuovo guidati dal piissimo loro Pastore, Sig. Prevosto Pagani, al Santuario in generale Processione, a cercare asilo sotto il manto della Misericordia di Maria Santissima; e fresca ne era la rimembranza del Triduo di ringraziamento che si fece perciò nell’anno appresso al Santuario, cioè nel 1803, appunto nei giorni 11, 12, 13 Maggio, ne’ quali funzionò il