dopo aver divotamente udita la Santa Messa, penetrata dal più vivo rammarico per le iniquità, e pei peccati, che allor dominavano, sui quali il Signore già scaricava i giusti flagelli, portossi solinga all’amato ritiro della sua Vigna, e al fido tronco appoggiatasi, pregava con calde lacrime
il Signore, perchè usasse di sua misericordia, interponendo specialmente l’intercessione di Maria Vergine. Quand’ecco in mezzo ad un improvviso splendore, assisa sul tronco istesso, le si dà a vedere Maria Santissima. Domenica abbagliata da tanta luce, cade al suol tramortita, nè ardisce alzar le pupille a quel volto sacrosanto; ma la stessa Maria con voce soave ed amorosa la conforta, e le dice: „Sorgi, o mia Domenica, e non temere. Io sono la cara tua Protettrice, l’Avvocata dei peccatori, la Madre della Misericordia, e tale sarò sempre verso i miei
servi e divoti. Tu vanne ai Castello, e da parte mia annunzia al Parroco, e ai Principali del Consiglio, che per tre giorni, Mercoledì, Venerdì, e Sabbato si pre-