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LIB IV. CAP. XIV. 521

18. Della Chiesa di S. Mauro distante dall’abitato mezzo miglio in circa, posta in strada, che conduce alla Terra di Bonefro, appena se ne vedono i vestigj.

19. In questa Terra v’era anche un Monistero de’ PP. Celestini colla sua Chiesa, sotto il titolo di S. Pietro Celestino Papa, e Confessore, posto fuori delle Mura, vicino la porta, che si chiama Porta del Fonte, ed era Grancìa del Priorato di Goglionesi, del quale Priorato faremo parola in discorrere del Monistero di S. Norberto di Marrone, similmente Grancia del medesimo Priorato. Questo Monistero fu suppresso colla generale suppressione de’ Conventini, fatta sotto Innocenze X. e allora i Religioni si portarono al loro Monistero della Città di Campobasso; al quale furono incorporati i suoi beni, e passate le sue ragioni. Di esso appena si veggono miseri avanzi, e i suoi Territorj ultimamente sono stati censuati da’ PP.Celestini a D. Girolamo Magliano Arciprete di questa Terra.

De Giorni Fettivi, e particolari, che si osservano in questa Terra.

20. La Festa di S. Antonio, quantunque da per tutto sia osservata con molta divozione per le continue grazie, che questo Santo impetra da Dio a’ suoi divoti, in questa Terra però si osserva di precetto a’ 13. di Giugno, come Padrone Principale: e oltre a questa si osserva di divozione il dì 8, di Maggio, per la miracolosa Apparizione dell’Arcangelo S. Michele, come anche il di 6. di Decembre per S. Nicolo, Vescovo di Mira, detto di Bari.


Cap. XV

Di Ripabottoni

1. QUesta Terra è stata soggetta al cangiamento di diversi nomi; e non sappiamo se per trascuragine de’ Scrittori, per cambiamento del latino nell’idioma volgare, o per altro, che ne sia stata la cagione; imperciocché ora si ritrova notata col nome di Ripa de Brittonis, come nel Catalogo de’ Baroni sotto Guglielmo II. dato in stampa da Carlo Borello pag.78.. Robertus Avalerius tenet a praedicto Comite, Juliano de Castropiniano Ripam de Brittonis, et Castellum, quod est Feudum unius Militis : ora diRipa Brunualdo, come nelle Bolle di Lucio III. del secolo III. e di Innocenzo IV. del secolo XIII. ora di Ripa, senza altro aggiunto, come nella sentenza del Cardinal Lombardo, Arcivescovo di Benevento, data parimente nel secolo XII. ora Ripa Brutinomm, e di Ripa Butinorum; come in altre scritture, che si leggono nell’Archivio Episcopale, e presso altri Scrittori, che qui tralasciamo riferire, e que’ Paesani vogliono, che ne’ tempi assai più remoti si appellale anche Ripa Gothorum, e alcuni vecchi dicono di avere cosi letto in una lapide antichissima tutta rosa dal tempo, la quale per altro, con tutte le diligenze già fatte, non si ritrova più: presentemente