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bottega, posta nella Piazza di detta Città. Di Canoni sopra alcune vigne in detto luogo esige meno di carlini quindici. Dalla Regia Dogana di Foggia riscuote il Canone di ducati quattordici l’anno.

15. Nella Città di Ascoli di Puglia per la Grancia di S. Benedetto si esige il Canone di tomola quarantadue di grano, il quale si paga dal Duca di essa Città sopra il Feudo di Salvetra, nel Territorio di detta Città, e propriamente dove si dice Fiume morto sopra la Masseria di Montecorbo, Fontana Silica, e altri luoghi possiede il dritto di decimare sopra il grano, e l’orzo, che frutta diversamente secondo i tempi, e colle sopraddette tomola quarantadue detto Canono può ascendere vicino a ducati cento annui.

16. Tiene poi questa Prepositura molti pesi, e sono: Il Cattedratico alla Chiesa di Larino, e la solita tassa al Seminario della detta Città: Al Monistero di Monte Casino annui ducati otto, e mezzo: A’ PP. Agostiniani di Ascoli tomola due di grano l’anno: Alli RR. Preti di S. Maria in Sylvis di Serracapriola tomola due di grano l’anno: Al Clero di Macchia carlini venti anche ogni anno.

17. Le Chiese delle Grande, che si ritrovano in piedi, essendone molte affatto distrutte, furono sempre riparate dalla f. m. del Cardinal Odescalchi, come, in tutto il tempo dell’Eminentissimo Marescotti, in particolare la Cappella di S. Benedetto d’Ascoli, e la Chiesa di S. Nicola nella nostra Terra di S. Giuliano; la quale ridotta di nuovo a pessimo stato, di nostra commissione fu ordinato ripararli, come sopra si è detto.


Cap. XI.

Di Colletorto.

1. STa posta quella Terra, chiamata Colletorto, sopra un Colle, e tiene una tale appellazione forsi dalla situazione del Colle, o sia Monte, non dritto. Al riferire di Leandro Alberti, e del Frezza, che lo siegue fu anche detto Colle Forte, e forsi anche a riguardo della sua situazione, e per le forti muraglie, che lo circondano con una Torre insigne, quale felicemente si conserva tra le altre. Confina dalla parte di Oriente, e Mezzo giorno coll’antica Terra, detta di S. Pietro in Valle, col Territorio di Bonefro dalla parte di Occidente, e per Settentrione con S. Giuliano, e Badìa di S.Elena. Il suo sito è motto ameno, abbondante di acque, fruttifero, e di aria assai perfetta, godendosi la vista dell’Adriatico, di gran parte di Puglia, e tiene sotto l’occhio quasi tutta la Diocesi.

2. Ella non è Terra antica per quel, che riferiscono Leandro Alberti, e il Frezza. In fatti di essa non si fa parola nel notamento de’ luoghi, e Terre della Diocesi, che abbiamo nelle più volte citate sentenza del Cardinal Lombardo, e Bolle di Lucio III. e d’Innocenzo IV. e la supponiamo fabbricata appresso dalle reliquie della Terra di Loreto, e del Casale S. Lucia posto in suo Territorio, come appresso, e di altri luoghi, e Terre, distrutte in quelle vicinanze, come sono