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462 MEM. STOR. CIV. ED ECCL.

inde facere libellum istud ad Ecclesiam Sanctam Helenam per manus Johannis habitator Castri S. Juliani.

Quod te Johannem Judicem Notarium taliter scribere rogavi.

Actum in Castello Montis Calvus feliciter.

Ego Domnus Mattheus hoc signum Crucis proprie manu fecit.
Ego Rogerius frater ejus hoc signum Crucis proprie manu fecit.
Ego Domna Maria hoc signum Crucis proprie manu fecit.
Ego Rao Filius Dñi Matthei hoc signum Crucis proprie manu fecit.
Ego Domnus Raoyn de Castro S. Juliani hoc signum Crucis fecit.
Ego Honasius Miles hoc signum Crucis fecit.
Ego Presbiter Bartholomeus hoc signum Crucis fecit.
Ego Presbiter Tangredus hoc signum Crucis fecit.

19. Questa fabbrica di detto Spedale, minacciando rovine, quei del Regimento della Terra si obbligorono di ripararla; ma poi ne hanno incominciata un altra da fondamenti fuori dell’Abitato per la strada, che conduce alla Fontana; e non ancora si è terminata.

Delle Chiese distrutte.

20. La Chiesa di S. Liberata, o sia detta della SSma Concezione, era posta fuori della Terra nel suo piano, e non molto lontana dalla Chiesa Sopraddetta di S. Rocco: Fu edificata da più secoli, e ora per il tempo, divoratore delle cose appena se ne vede alcuna muriccia.

21. La Chiesa di S. Maria del soccorso, fu eretta l’anno 1633. da Desiderio Palumbo nella strada, per la quale si va alla Terra di S. Croce, non molto distante da questa di S. Giuliano, e questa essendo stata più volte riparata, pure ora si vede senza il suo tetto, forsi a cagione del luogo, dove è situata, non atto a conservare, e mantenere le fabbriche, che si sono fatte per ristorarla.

22. La Chiesa di S. Lorenzo M. si ritrova totalmente rovinata, e distrutta, e quella è Grancia della Prepositura di S. Eustachio, dalla quale non è molto distante, e se ne parla appresso.

23. La Chiesa di S. Nicolò pure sta posta fuori delle mura, distante dalla Terra da quidici passi: ella è Grancia della medesima Prepositura, perché vi è un Immagine di pittura non ignobile, e la Chiesa non è affatto buttata al suolo, nella nostra Visìta ottava dell’anno 1734. ordinassimo: Che si dia tutto il riparo a detta Chiesa, e che si proveda di tutto il bisognevole con un Quadro, che rappresenti l’Immagine di S. Eustachio, quella di S. Lorenzo, e l’altra di S. Nicola, e che se ne scriva in Munziatura per detto effetto: fu il fondamento, che la medesima ne tiene la cura

24. In questa Terra sono molti monti frumentarj per comodo de’ Cittadini, e si amministrano cogl’altri effetti dalle Cappelle, o siano da propri Procuratori, che conferma la Curia Vescovile.